Palazzo Tucci
Residenza d'epoca
Il palazzo deve la connotazione attuale ad un antenato degli attuali proprietari, Giuseppe Tucci, che verso la metà del Settecento decide di ristrutturare la dimora in cui la famiglia risiedeva già da più di due secoli, adeguandola ai nuovi criteri achitettonici.
Il rinnovamento avviene in concomitanza del matrimonio di Giuseppe Tucci con Maria Teresa Guinigi. L’opera di rifacimento fu radicale tanto che dell’edificio preesistente, di epoca medioevale, non resta traccia nel prospetto anteriore mentre la mancanza di intonaco sul prospetto posteriore consente ancora di leggerne la struttura originaria, costituita dall’accorpamento di più case e torri. Un bellissimo arco in cotto decorato, visibile nel cortile interno, prova l’importanza che la dimora aveva anche in origine.
Giuseppe Tucci avrebbe commissionato il progetto di ammodernamento all’architetto Ottaviano Diodati, che in quegli anni era certamente il miglior interprete in loco di quanto più aggiornato ed innovativo si andava producendo in campo architettonico in Toscana, Italia, in Francia ed a Vienna. Non a caso è fra i pochi palazzi storici in città ad avere occultato, almeno nella facciata principale, le vestigia medioevali e rinascimentali, a cui è sempre stata attribuita una sigla compositivo stilistica europea, viennese in particolare.
La dimora storica, che sorge in un’area compresa all’interno della cerchia muraria romana, ha l’ingresso principale su via Cesare Battisti.
La facciata principale è caratterizzata da un grande portale di accesso, sormontato dallo stemma araldico della famiglia e dalla iscrizione ”JOSEPH TUCCIUS SIBI POSTERISQUE – A. D. MDCCLXXIX”. Sulla facciata posteriore una lapide ricorda che nel palazzo è nato il musicista Alfredo Catalani, alla cui opere sono state dedicate le camere della residenza.
L’atrio di ingresso è suddiviso in due vani: dal secondo vano, coperto con una volta ovale impostata su colonne parte una ampia scala che conduce direttamente al portale di accesso del piano nobile, decorato da modanature e sormontato da una finestra ovale.
Un vasto ambiente di ingresso introduce all’ appartamento di rappresentanza che presenta decorazioni a stucchi dorati e dipinti che ripropongono in alcuni casi un repertorio tardo settecentesco, mentre in altri è già aperto al neoclassicismo, segno che la loro decorazione si è protratta nel tempo.
L’unico ambiente a presentare una fisionomia diversa è il salone principale, dove compare una decorazione ad affresco sul soffitto in cui sono raffigurate Flora e le Quattro Stagioni. Sulle pareti ai lati della porta di ingresso due grandi tele sono inserite entro cornici di stucco, mentre altre tele sono collocate sopra ciascuna delle porte che si aprono sul salone. I soggetti di tutti i dipinti sono derivati dalla mitologia e dalla storia classica, e sembrano potersi ricondurre al pittore lucchese Giovan Domenico Paladini.
Tra le dimore storiche e d’epoca a Lucca e in Toscana Palazzo Tucci occupa a buon diritto un posto d’onore.